lunedì 30 novembre 2009

Carrello laterale


Ieri ero a Milano e tornando in pullman verso l'aeroporto, avendo con me la digitale, m'è venuto in mente di riprendere la città sotto l'acqua in un estemporaneo carrello laterale.
Nessun paragone, per carità, già come omaggio fa abbastanza senso. Una delle sequenze più intense del cinema mondiale. Il famoso carrello laterale della fuga di Antoin Doinel nel finale de I 400 colpi, di François Truffaut.
Non avevo mai ripreso nulla in vita mia o quasi. Strano, amando così tanto il cinema. E però poi le cose ti appaiono provando, mi sono accorto che una vera sequenza in carrello laterale non segue un paesaggio, come qui, ma segue un personaggio che si muove in un luogo.
Una cosa che invece mi piace è il senso di "presente" dell'inquadratura a 90° rispetto all'oggetto della ripresa. Non vedi ciò che arriva e va via quasi prima di accorgerti di cosa si tratta.

2 commenti:

  1. Che bel post dall'aria romantcia e che dire del finale de I 400 colpi? Magnifico!
    Le ultime tre righe contengono tutto!
    uaah! *_*

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  2. Grazie! I 400 colpi è proprio un film straordinario, si.

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