mercoledì 15 giugno 2011

Estate

Bene, il bilancio dell'ultimo mese è ampiamente attivo, elezioni amministrative epocali, un referendum che sembrava destinato alla triste noncuranza degli immediati precedenti riportato magicamente in vita e vinto a mani basse.
Il soggetto di tali imprese è, come si ama dire con metafora geografica, un vasto arcipelago di partiti, movimenti e sigle che viaggia sotto il nome di centro-sinistra.
Il governo battuto due volte (anche tre, a considerare i ballottaggi), l'ultima delle quali, i 4 referendum, anche da molti dei suoi elettori.
Ora. In qualsiasi paese un risultato del genere produrrebbe un'ondata offensiva delle opposizioni che spingerebbero il governo alle dimissioni. Parlo di iniziative in Parlamento, mozioni, proposte di legge in grado di dividere e mettere in difficoltà anche un voto di fiducia di una maggioranza che più scalcinata e ondeggiante non si potrebbe trovare.
Ma no. Siamo in Italia. L'estate è alle porte e il meritato riposo ci attende. Le Camere chiuderanno i battenti, i telegiornali ci faranno vedere il papa in montagna e i parlamentari al mare. Farà molto caldo, come tutte le estati.

E non aspettiamoci molto nemmeno dall'autunno, che ovviamente sarà "caldo" ma tanto qui si vota a primavera inoltrata.