giovedì 29 aprile 2010

Ricordi

Ieri è morto il papà di una mia cara amica.
Sono passati già dieci anni da quando morì il mio. Non so perché, ma avevo dimenticato una cosa e questo evento me l'ha ricordata.
Papà era già malato, sapevo che non sarebbe vissuto tanto. Una mattina, doveva essere verso la fine di giugno, mi svegliai molto presto e non avendo più sonno andai in terrazzino a guardare il sole che sorgeva. Sono stato lì per un bel po' a pensare, poi sono rientrato in casa. Da quel giorno mi sono messo la sveglia e ogni mattina guardavo il sole che sorgeva sui tetti delle case vicine, mi preparavo la colazione, prendevo un paio di vecchie guide di Roma, un quaderno e piano piano mi appuntavo itinerari. Sceglievo con cura luoghi e percorsi, non lunghi però, massimo tre o quattro punti di interesse a escursione. Per un mese sano, tutte le mattine che ho potuto.
Volevo portarci papà, volevo portarlo in gita nella sua città, nei luoghi che lui conosceva e amava, perché diventassero nostri. Per un mese ho coltivato un sogno.
Quegli itinerari poi non l'ho mai fatti con mio padre, non so, non c'è stato il tempo, non ci sono state le forze. Forse mi sono reso conto che era una solo una mia esigenza.
Gli ultimi mesi papà non ci riconosceva nemmeno più. Per anni non gli ho perdonato di essersene andato così. Forse non mi sono perdonato di non avergli detto tante cose.
Penso che cercherò quel quaderno.

Franco Raffaelli 1928 - 2000

martedì 27 aprile 2010

Low tech

Da quando la linea A della metropolitana di Roma è stata inaugurata nessuno è mai riuscito a sincronizzare i gradini delle scale mobili con i corrimano. Sul serio, sono 30 anni che se appoggi la mano salendo sulle scale mobili arrivi in cima col braccio disteso che quasi caschi in avanti.
In compenso sul Freccia Rossa la linea telefonica su tutta la tratta Milano - Roma è un'utopia. A meno che non hai un Tim, tanto per parlare di libero mercato.
E la prima fermata di Corso Francia dell'Atac ha due panchine semi-appaiate e completamente diverse, oltre a essere pulite con cadenza centennale.
per oggi ho finito...

sabato 10 aprile 2010

Il punto


Momenti migliori, momenti peggiori. Stagioni della vita, forse.
Passaggi che sembrano semplici improvvisamente ardui. Decisioni, che non mi sono mai facili.
Ma come mi ha detto Ornella: sei divorziato, hai appena fatto il passaporto e tra poco avrai anche qualche soldo. Vero, le pareti della nostra prigione siamo noi a edificarle, e siamo noi che possiamo abbatterle. Il tempo in fondo è una variabile sciocca, cos'è l'eternità di fronte ai tuoi desideri?
Occhiobello si allontana, Occhiobello si avvicina.
E se ti chiedo un cono con stracciatella e cocco non mi puoi dare un cono cocco e stracciatella, perdio!