mercoledì 30 dicembre 2009

The right person is still going to think the sun shines out your ass. That's the kind of person that's worth sticking with.


Non avevo visto Juno, ieri sera ho riparato. Mi è piaciuto molto, ho anche tirato giù qualche lacrima. E m'è venuto di pensare che se François Truffaut fosse ancora vivo girerebbe film così.
Ah, nel doppiaggio italiano la frase del titolo suona, la persona giusta pensa che tu cachi rose dal sedere. Quella è la persona con cui vale la pena di stare.

lunedì 28 dicembre 2009

La mia casa

Un appartamento al piano terra, in una villettina bassa, con un piccolo giardino, poco impegnativo e in cui rifugiarsi con una bibita fresca d'estate.
Una stanza per gli ospiti e una per Marco.
Una camera dove brilli la luce del pomeriggio per disegnare ascoltando musica.
Un garage, piccolo, per la MX5 e la bicicletta.
Un Mac nuovo, e un televisore con lo schermo grande per vedere i film che amo.
Il fiume vicino, sulle cui rive guardare l'acqua che scorre.
Tanti scaffali sparsi per casa su cui mettere libri, fumetti e dvd.
Pochi mobili, poche sedie, tutte diverse tra loro.


E degli amici che mi vengano a trovare.

martedì 8 dicembre 2009

MX-5




Per completezza: Mazda MX-5/NA o Miata, o M1. Automobile che ha all'attivo diversi fan club sparsi un po' per tutto il globo e anche una pagina Wikipedia
La mia l'ho comprata nell'agosto del 2005, da una simpatica ragazza a cui ho fatto anche un po' di corte (l'avreste mai immaginato?).
Piccola, bassa, essenziale, senza inutili dotazioni, nemmeno i finestrini elettrici. Un guscio di metallo e alluminio costruito intorno a un motore fenomenale.
Utilità prossima allo zero.
Un'auto che non si può non amare.
Non so se avete presente i sistemi di controllo elettronici che consentono a milionari ottantenni di non schiantarsi sul primo muro con le loro Lamborghini o Ferrari. Qui nulla. Sono riuscito a girarmi (ero ancora poco abituato) a 20 orari sui sampietrini bagnati di piazzale Ostiense, e ho fatto anche ciao ciao con la mano a quella che mi seguiva, che improvvisamente ci siamo trovati muso a muso...
Insomma, non la consiglierei a un neo patentato, ma imparate un paio di cose era la macchina più bella del mondo. Una specie di go-kart con il parabrezza.
Mi piaceva andare in giro con la capotte abbassata anche quando faceva freddo. Ci giravo poco in città, che non c'era gusto e appena potevo uscivo verso strade più libere e movimentate.
Quella stessa estate sulle alpi della Carnia e del Cadore mi sono divertito parecchio. Era leggerissima e si guidava con tutto il corpo, si diventava un tutt'uno, sentendo le ruote, dietro, che scivolavano sui tornanti. Scodava di brutto, volendo, ma secondo me era più bella da guidare ricercando la precisione delle linee.
Il bello è che io queste cose le sapevo prima di comprarla. Perché papà aveva sempre voluto avere una spider, ma non se l'è mai comprata. Lo so che non sembra esserci una relazione, ma per me esiste. E lei era la mia automobile.
Poi le cose cambiano, e i bei giocattoli rimangono tali, che nella vita ci son cose più importanti.
Ma se abiterò a Occhiobello me la ricompro, garantito.

venerdì 4 dicembre 2009

Milano

A me Milano piace. Ormai s'è capito che sono un romano atipico. Il romano odia Milano e ancor di più odia i milanesi, su questi ultimi non mi pronuncio più di tanto,  ma la città mi piace. Ne ho una frequentazione assidua, visto che ogni due fine settimana uno lo passo lì perché ci vive il mio Marco. Ho trovato una città organizzata, dove è raro metterci più di mezz'ora per raggiungere qualsiasi luogo, almeno dentro all'anello delle tangenziali. Una città anche a misura di bambino, dove non devi scannare qualcuno per avere il posto all'asilo e ogni piazza che sia più grossa di uno sputo ha un giardinetto con i giochi, e di solito nessuno li devasta.
Di Milano mi piacciono i tram, specie quelli vecchi con le panche in legno, mi piacciono i Navigli, mi piacciono gli angoli nascosti.
E poi c'è lei...


La Torre Velasca.